sabato 4 aprile 2009

pubmed

Pubmed. Comincio subito con uno dei miei “pallini”: la musica; mi ricordo di aver sentito dire da un amico di ricerche di musicoterapia per il Parkinson. Non esito: operatore booleano AND per restringere il campo a ciò che mi interessa, da una parte music e dall’altra Parkinson’s desease. Ed ecco che tra la miriade di articoli che vengono fuori (il mio amico aveva ragione, stavolta il sentito dire, anche se fantasioso era attendibile) mi lascio attrarre da quello di due ricercatori giapponesi “training in mental singing while walking improves gait disturbance in Parkinson’s desease patients”. Apprendo così che i pazienti del gruppo per arrivare a canticchiarsi un motivetto tra sé e intanto camminare hanno dovuto sottoporsi a una sessione di sette “progressive tasks”, dopodichè i risultati, filmati, hanno mostrato miglioramenti significativi. Mi sembra questo un esempio di ricerca esemplare per quanto riguarda il conflitto d’interessi, la cura è semplice e accessibile, disponibile senz’altro in ogni luogo e soprattutto non è smerciabile. Un passo sempre meno tremante in avanti.

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